Sii semplicemente ciò che sei e se non lo sai, impara a conoscerti. Tendiamo a sentirci in difetto a volte, come se ci mancasse qualcosa per essere abbastanza; Da un lato la ricerca di ricoprire un ideale nella nostra mente, dall’altro la realtà che essendo in continua mutazione ciò che sapevamo ieri oggi è già cambiato.
La frustrazione è al di là di una sottile linea chiamata consapevolezza. Scegli di osservare con rispetto l’inquietudine che ti suscita un determinato evento. Quando pensi “Io sono abbastanza” smetti di urlare e cominci ad ascoltare.
Il tempo scorre, le cose accadono e tu ringrazia te stesso e la vita per avere la possibilità di sperimentare tutto questo.

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