La realtà che ci circonda è oggettiva, ma l’interpretazione che scegliamo di dargli è soggettiva. Per questo la mente crea continuamente immagini e significati a ciò che vede, principalmente per preservare la nostra incolumità ed evitare di ripetere errori; Quindi paradossalmente il ruolo conservativo è quello che preferisce.
Stando un passo indietro per riuscire a calcolare i probabili risultati delle nostre azioni non ci consente però a noi stessi di progredire, e magari fare due passi avanti.
Il ruolo della nostra mente non è a nostro svantaggio, ma per riuscire a realizzare pienamente noi stessi dobbiamo fare un passo in più verso l’ignoto. Educare la mente con le abitudini è un aspetto che richiede impegno e attenzione. Non basta convincersi con una semplice frase “da ora in poi farò attenzione a..” ma bensì porre l’attenzione sulla consapevolezza del momento in cui sopraggiunge un determinato timore, o pensiero limitante.
All’inizio troverai difficoltà ad identificarlo, poi lo carpirai sporadicamente.. Ma più riuscirai ad identificare i tuoi pensieri limitanti, più saranno le volte che porrai attenzione al momento che si manifestano. E’ un concetto complesso spiegato in pochissime righe, mi rendo conto – ma ti consiglio di rileggerle più volte anche in momenti diversi. Qui è racchiuso il fondamento dalla consapevolezza interiore.

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