La vita è un percorso di crescita continuo, è impermanente. E’ assurdo pensare di fermare il tempo, gli eventi ad un momento, sperando che il resto dei nostri giorni siano solo ricchi di gioia. Rimanere a caccia del disturbo per non rovinare la quiete che crea il momento felice. Il tempo passa, gli eventi si susseguono, e ogni occasione è buona per conoscere una nuova parte di noi stessi. Scoprire nuove parti pregiudica anche conoscere i nostri limiti, i nostri schemi e soprattutto i nostri nodi.
Spesso queste consapevolezze arrivano solo in età avanzata, e per me è stata una vera fortuna conoscere il concetto di “crescita personale” dove in primis la voglia di mettersi in discussione viene premiata.
Ma cos’è un nodo? E’ un blocco posto da qualche parte nel nostro corpo o nella nostra mente, che ci comunica qualcosa che ci limita. Abbiamo delle potenzialità dentro di noi, e le paure e tutti quei schemi intrinseci che abbiamo assorbito dalla nostra famiglia, dalla società o dai luoghi che frequentiamo, ci creano dei limiti. La sensazione che si avverte è simile a l’impossibilità di poter fare qualcosa; a cominciare dal parlare o deglutire.
Uno strumento validissimo è quello di entrare in contatto con questo limite e ascoltarlo. Con la consapevolezza di ciò che ci vuole comunicare possiamo riuscire a superarlo. L’ausilio di una figura esterna che ci indirizzi e ci accompagna in questo cammino è davvero utile. Consiglio a tutti di provare, per credere. Scoprire se stessi è l’inizio di una lunga storia d’amore che dura per tutta la vita!
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