Essere significa dare spazio alla nostra parte più vera. Ognuno di noi ha dentro di se un mondo interiore che desidera manifestarsi, portare il suo messaggio nel mondo. Lo si può fare in ogni aspetto della vita, dal gesto quotidiano più piccolo a quello più grande. Siamo in un momento storico in cui è pieno di coach, e risvegliatori spirituali. Ognuno sente che deve dare il suo contributo per creare consapevolezza in questo mondo, e ognuno lo fa a modo suo, con il suo linguaggio, con i suoi strumenti, con il suo bacino di utenza.
Quando si ha questo stadio di maturità interiore, automaticamente si manifesta anche nel mondo esteriore. Si crea una sorta di legame interiore tra ciò che si ha dentro a ciò che si è fuori.
Nota personale dell’autore: Per me è stato significativo vivere questa consapevolezza, in quanto come persona ero fortemente influenzata dalle parole esterne, pertanto vivevo spesso dei conflitti così importanti interiormente che mi creavano solo disagio. Una volta affrontata e sviscerata la mia parte interiore è stato come vivere in un altro mondo. Ogni parola, ogni giudizio che arrivava da fuori è stato come veder lanciare un fazzoletto, che non faceva in tempo a raggiungermi perché cadeva ai piedi del mittente.
Un piccolo turbamento emotivo è normale sentirlo, noi siamo esseri fatti di energia, pertanto quando entriamo in contatto con un interlocutore entriamo in contatto anche con la sua energia. Ma, essere consapevoli nel presente, permette di rimanere se stessi, cioè nel proprio essere.
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